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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
138188 1790 , Roma 23 occorrenze

L'Apicio moderno VI

Di grasso: non mescolate i tartufi triti nel butirro, ma ponetene una libbra in fette distribuiti suolo per suolo, e coprite con fette di lardo

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Pagina 086


L'Apicio moderno VI

La carne dell'Astaco, e del Leone, ossia Elefante, ha le medesime proprietà, che quella della Ragosta, ma è più dura, più difficile a digerirsi, e

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L'Apicio moderno VI

La pesca de' Gamberi fassi tutto l'anno, ma la più abbondante, e nel cui tempo sono migliori è nella Primavera, e segnatamente ne' mesi di Marzo, e

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L'Apicio moderno VI

Questi quattro Crostacei poco variano nella loro figura, eccettuatane la Sqilla Ursa minore, ma bensì nella loro grandezza, ed hanno qualche

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Pagina 110


L'Apicio moderno VI

La loro carne è dura alla digestione, ma somministra un alimento sodo, e fortificativo.

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Pagina 114


L'Apicio moderno VI

La carne del Granchio marino è di un ottimo sapore, e di buon nutrimento, ma difficile alla digestione; nulladimeno Rondelezio l'ha esperimentata

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Pagina 114


L'Apicio moderno VI

Questi Granchi sono compresi fra i cibi più esquisiti, ma sono come gli altri difficili alla digestione.

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Pagina 115


L'Apicio moderno VI

La carne di codesti Granchi somministra buon nutrimento, provoca l'orina, e purga le renelle; ma è di difficile digestione, e pesante sullo stomaco

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Pagina 117


L'Apicio moderno VI

La Tartaruga di mare, è ordinariamente molto grande, e senza uova ma il suo fegato, e l'intestino passano per un cibo esquisito.

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Pagina 121


L'Apicio moderno VI

Le Ostriche ritrovano non solo nel mare, ma ancora secondo Plinio in acque dolci, e luoghi pietrosi benchè privi di acqua.

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Pagina 132


L'Apicio moderno VI

Vengono dagli Italiani appellate queste conchiglie Cappe 5 e Peverazze, non già perchè abbiano un sapore di pepe, ma perchè si mangiano condite con

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Pagina 142


L'Apicio moderno VI

Si pescano tutto l'anno, ma le loro stagioni migliori sono nell'Autunno, e Primavera; vivono di acqua, e di arena.

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L'Apicio moderno VI

Dice Ateneo, che la carne de' Cuori, o Buc cardini è difficile a digerirsi, ma che provoca l'orina, e che sia di buon nutrimento.

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Pagina 152


L'Apicio moderno VI

I marittimi sono in ogni tempo buoni a mangiarsi, ma i migliori di tutti sono quelli che si prendono nell'oceano Germanico, e nel mare Mediterraneo.

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Pagina 153


L'Apicio moderno VI

I secondi sono abbondanti in Venezia, e molto buoni; ma in Napoli non se ne fa uso fra cibi.

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Pagina 159


L'Apicio moderno VI

Gli Echini detti volgarmente in Napoli Ancini, sono conchiglie della classe delle moltivalve. Se ne distinguono non solamente di varie grandezze, ma

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L'Apicio moderno VI

Si ritrovano gli Echini ne' mari Jonio, Baltico, Tirreno, Adriatico, e Arcipelago: ma i migliori, e senza contradire i più stimati sono quelli, che

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L'Apicio moderno VI

La carne di codeste conchiglie è sugosa, e di buon sapore; ma alquanto dura, e difficile alla digestione. I Greci la mangiano cruda, ma cotta è assai

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L'Apicio moderno VI

Questa si appresta esattamente come li Spinaci al butirro pag. 178. ma bisogna farla rosolare maggiormente sopra il fuoco, acciò prenda sapore.

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Pagina 192


L'Apicio moderno VI

Preparate quest'erbe esattamente come per il Pasticcietto pag. 190., ma in luogo di porle nel pasticcietto, servitele sopra il piatto, o in una

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Pagina 193


L'Apicio moderno VI

Antremè = Queste si apprestano come i Piselli; ma alle Fave si leva la prima, e la seconda buccia, e vi si aggiunge qualche cuoretto di Lattuga

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L'Apicio moderno VI

Antrè = Queste si apprestano come quelle alla Cittadina, ma si bagna la Salsa, metà sugo di pomidoro assai denso, e metà fiore di latte.

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Pagina 253


L'Apicio moderno VI

Se sarà d'Inverno in luogo di farli seccare al sole, fateli seccare ad un forno temperato, collo stesso metodo, ma sopra lastre di rame stagnate.

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Leonardi, Francesco
L'Apicio moderno VI
149849 1807 , Roma , Stamperia dei Giunchi 27 occorrenze

L'Apicio moderno VI

fino a 22., ma queste però non debbono essere lardate per traverso in alcuna maniera.

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L'Apicio moderno VI

Vedete Malbrè in diverse maniere pag. 45. Lo potete anche mettere in Malbrè senza tagliarlo, ma in una cazzarola ovata. Vedete prosciutto in Malbrè

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L'Apicio moderno VI

pag. 56., ma lo ripete per l'ultima volta, tutto ciò dipende dal sapere, e buon gusto di chi lavora.

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L'Apicio moderno VI

Di grasso: non mescolate i tartufi triti nel butirro, ma ponetene una libbra in fette distribuiti suolo per suolo, e coprite con fette di lardo

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Pagina 094


L'Apicio moderno VI

La carne dell'Astaco, e del Leone, ossia Elefante, ha le medesime proprietà, che quella della Ragosta, ma è più dura, più difficile a digerirsi, e

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L'Apicio moderno VI

Gli potete far prendere colore anche sopra la gratella, aspergendo coll'olio della Salsa, ma senza l'erbe fine.

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L'Apicio moderno VI

Questi quattro Crostacei poco variano nella loro figura, eccettuatane la Sqilla Ursa minore, ma bensì nella loro grandezza, ed hanno qualche

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L'Apicio moderno VI

di Venezia, ed anche sulle nostre spiaggie. Questi Gamberelli vivi sono di un colore bianchiccio, ma dopo cotti divengono rossi.

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L'Apicio moderno VI

La loro carne è dura alla digestione, ma somministra un alimento sodo, e fortificativo Del Granchio marino.

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L'Apicio moderno VI

La carne del Granchio marino è di un ottimo sapore, e di buon nutrimento, ma difficile alla digestione; nulladimeno Rondelezio l'ha esperimentata

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L'Apicio moderno VI

Questi Granchi sono compresi fra i cibi più esquisiti, ma sono come gli altri difficili alla digestione.

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L'Apicio moderno VI

La carne di codesti Granchi somministra buon nutrimento, provoca l'orina, e purga le renelle; ma è di difficile digestione, e pesante sullo stomaco

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L'Apicio moderno VI

La Tartaruga di mare, è ordinariamente molto grande, e senza uova ma il suo fegato, e l'intestino passano per un cibo esquisito.

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L'Apicio moderno VI

Le Ostriche ritrovano non solo nel mare, ma ancora secondo Plinio in acque dolci, e luoghi pietrosi benchè privi di acqua.

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L'Apicio moderno VI

Vengono dagli Italiani appellate queste conchiglie Cappe, e Peverazze, non già perchè abbiano un sapore di pepe, ma perchè si mangiano condite con

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Pagina 151


L'Apicio moderno VI

Si pescano tutto l'anno, ma le loro stagioni migliori sono nell'Autunno, e Primavera; vivono di acqua, e di arena.

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Pagina 152


L'Apicio moderno VI

Dice Ateneo, che la carne de' Cuori, o Buc cardini è difficile a digerirsi, ma che provoca l' orina, e che sia di buon nutrimento.

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Pagina 160


L'Apicio moderno VI

I marittimi sono in ogni tempo buoni a mangiarsi, ma i migliori di tutti sono quelli che si prendono nell'Oceano Germanico, e nel mare Mediterraneo.

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Pagina 161


L'Apicio moderno VI

I secondi sono abbondanti in Venezia, e molto buoni; ma in Napoli non se ne fa uso fra cibi.

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L'Apicio moderno VI

Gli Echini detti volgarmente in Napoli Ancini, sono conchiglie della classe delle moltivalve. Se ne distinguono non solamente di varie grandezze, ma

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Pagina 169


L'Apicio moderno VI

La carne di codeste conchiglie è sugosa, e di buon sapore; ma alquanto dura, e difficile alla digestione. I Greci la mangiano cruda, ma cotta è assai

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Pagina 173


L'Apicio moderno VI

. Dioscoride ch'è utile allo stomaco, e Mattioli ch'è più buono, che cattivo; ma nonostante tanti pareri diversi, tutti i moderni medici convengono, che la

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Pagina 180


L'Apicio moderno VI

Questa si appresta esattamente come li Spinaci al butirro pag. 186. ma bisogna farla rosolare maggiormente sopra il fuoco, acciò prenda sapore.

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Pagina 200


L'Apicio moderno VI

Preparate quest'erbe esattamente come per il Pasticcietto pag. 198., ma in luogo di porle nel pasticcietto, servitele sopra il piatto, o in una

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Pagina 202


L'Apicio moderno VI

Antremè = Queste si apprestano come i Piselli; ma alle Fave si leva la prima, e la seconda buccia, e vi si aggiunge qualche cuoretto di Lattuga

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Pagina 209


L'Apicio moderno VI

Antrè = Queste si apprestano come quelle alla Cittadina, ma si bagna la Salsa, metà Sugo di pomidoro assai denso, e metà fiore di latte.

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Pagina 267


L'Apicio moderno VI

Se sarà d'Inverno in luogo di farli seccare al sole, fateli seccare ad un forno temperato, collo stesso metodo, ma sopra lastre di rame stagnate.

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